Teatro Alfieri gremito ieri per la cerimonia conclusiva del Premio Asti d’Appello, organizzato dall’omonima associazione e giunto alla tredicesima edizione.
Ad aggiudicarsi sia il premio principale di 10 mila euro che quello della giuria popolare (un’esclusiva penna stilografica Aurora Hastil), Marina Marazza con “Io sono la strega” (Solferino).
Così la giuria togata ha motivato la scelta: “Per lo stile accattivante e la nitidezza della scrittura che aiuta a cancellare il tempo passato invano sulla cattiveria degli uomini, per la profondità e l’accuratezza della ricerca storica che ha fatto rivivere un personaggio e un’epoca con pennellate a tratti picareschi e a tratti commoventi, per l’originalità dell’intreccio che si risolve in un finale sorprendente ed emozionante”.
Marina Marazza, milanese, ex manager editoriale, scrittrice e giornalista, è specializzata in tematiche di storia, di società e di costume. Collabora con diverse riviste tra cui Io Donna. È autrice di romanzi, saggi e narrative non fiction, tra cui i più recenti titoli usciti con Solferino L’ombra di Caterina (2019), Io sono la strega (2020, vincitore del Premio Salgari, Premio Selezione Bancarella 2021) e Miserere (2020).
Durante la serata sia il presidente dell’Associazione Premio Asti d’Appello Stefano Bertone che i conduttori Chiara Buratti e Massimo Cotto hanno voluto ricordare Piero Ghia, figura fondamentale nella storia del Premio, scomparso lo scorso settembre.
Prima della premiazione finale, al termine delle arringhe scrittori in gara, al pubblico è stato offerto l’apprezzato recital “Mozart in Italia: la musica, il viaggio”, con Sandro Cappelletto (voce narrante), Cinzia Forte (soprano), Marco Scolastra (pianoforte), accolto con lunghi applausi.
Il video della serata, trasmessa in diretta streaming, è disponibile sulla
pagina Facebook del Premio