Nuovo appuntamento con le recensioni dei libri dei finalisti dell'edizione da poco conclusa del nostro Premio, curate da Massimo Cotto e corredate dalle dediche "virtuali" degli autori.
Franco Faggiani, "Il guardiano della collina dei ciliegi" (Fazi Editore):
In un mondo dove il grande artista del mattino è il sole, Shizo Kanakuri è un pianeta a se stante. Ama correre, vuole correre. Ha avuto in dono la leggerezza della farfalla e lo scatto del colibrì, gambe che recitano un rosario pagano che sa di perfezione. È nato nel Sud del Giappone, da cui tutti cercano di fuggire. Lui no, corre per tornare sempre al punto di partenza, perché il traguardo è correre, non arrivare da qualche parte. Ma le cose, si sa, cambiano di continuo e rotolano in ogni direzione, le nostre vite solcano rotte che non sono disegnate sulle mappe. Siamo vele nel vento soffiato dai kami.
Shizo viene chiamato a rappresentare il Giappone alle Olimpiadi di Stoccolma. È l’imperatore Mutsuhito in persona a volerlo. Shizo si allena, affronta un viaggio difficile. E poi comincia a correre. L’unica cosa che sa fare meglio di chiunque altro. A sette chilometri dall’arrivo, quando lo stadio è a un colpo di vento, Shizo si ferma. entra in una casa qualunque. Beve per rinfrescarsi. Si addormenta. Quando si risveglia, la corsa è finita, l’onore perduto, la dignità annientata per sempre.
Shizo cerca l’oblio, la dannazione senza la redenzione, perché questa è una colpa che la sua mente rifiuta di espiare. Si può solo sparire, far perdere le proprie tracce, rifugiarsi dove nessuno oserebbe anche solo immaginare di andare. Diventa guardiano della collina dei ciliegi, ma non guardiano della sua vita, che sarà solcata da dolori e tragedie. Shizo andrà comunque avanti, accettando il suo destino, fino a quando il Comitato Olimpico gli regala la possibilità di capovolgere i segni, invertire le rotte, concludere l’interrotto, perché le notti regalano mille colori, basta saperli guardare e riconoscere.
Questo libro, semplicemente bellissimo, non è una biografia, ma romanzo che nasce da un brandello di vita e diventa realtà aumentata. Il vero è all’inizio e alla fine. La fantasia, come sempre, è la spiaggia tra le due rive.
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